Tre per uno

lunedì 24 novembre 2008

Non è una domanda matematica, ma una problematica odierna. In questi giorni infatti abbiamo dovuto organizzare gli impegni del periodo natalizio, il quale si presenta sempre con tanti appuntamenti importanti e molto suggestivi.
Inevitabilmente si è dovuto anche esaminare la situazione oggettiva delle parrocchie, per la quale il parroco ‘unico’ non permette di pensare alla gestione di una sola parrocchia ma ben tre. Cosi diventa sempre più difficile cercare di conciliare tutti gli impegni.
Tante sono state le proposte, ma tutte limitate dal vincolo materiale che non prevede l’ubiquità, perché non si può essere in due posti nello stesso momento, nella stessa serata.
Si renderà necessaria quindi un’alternanza, cioè una sorta di giorni alterni nei quali poter vivere e prepararsi al Natale in modo dignitoso e corretto.
Ma proprio a questo proposito sono nati i problemi, perché la tendenza generale di molte persone, non contempla la possibilità di spostarsi in altra parrocchia.
L’obiezione più ricorrente recita: “Ma l’abbiamo sempre fatta qui…, perché adesso dobbiamo spostarci?”. Questo per le varie Novene, per le confessioni, per le messe di Mezzanotte, e tutte le altre realtà di questo periodo.
Ho cercato di evidenziare che lo scorso anno è stato fatto il tentativo di esserci e di offrire pari opportunità, cosi come sono stato capace, ma con scarsi risultati, perché le chiese erano pressoché deserte, sia per le confessioni, che per le novene e per le messe.
Mi accorgo allora che spesso il problema non deriva tanto dall’avere pari opportunità in entrambe le parrocchie, ma dalla reale esigenza di desiderare questi momenti.
Non si può certo obbligare le persone a essere presenti, perché la fede non è mai un’imposizione, ma se agli appuntamenti proposti le chiese sono vuote, non ci si può poi lamentare dell’assenza del sacerdote.
Se una novena o una preghiera, è davvero una reale necessità, allora dovrebbe esserci una corrispondente presenza, altrimenti è perfettamente inutile prepararle e organizzarle.
Invano si cercano orari, modalità, tempi, adatti alle esigenze delle persone, perché di fatto poi non c’è mai la sera che vada bene per tutti. Dunque ritengo sia più utile richiamarci a una volontà di fondo, in grado superare tali ‘problemi’ per vivere davvero un Avvento e un Natale cristiani.

0 commenti: