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Da Tommaso ci arriva il primo "Segnale di fumo":
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Vorrei sapere, ma se Gesu nasce il "25" dicembre, poi al 6 gennaio arrivano i Re magi, poi l'11 gennaio Gesu viene Battezzato, ma quando và a parlare al tempio era bambino?
Forse i tempi non mi tornano, il battesimo lo fà da adulto.
Mi sa che la chiesa è in confusione, o lo sono io, mah!!
Gradirei delucidazioni.
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Caro Tommaso,
la tua è una domanda legittima che molti si fanno davanti alle scadenze liturgiche della Chiesa che non hanno la pretesa di rispecchiare l’andamento cronologico della vita di Gesù.Né tu, né la chiesa è in confusione, ma si tratta di feste che ci presentano gli eventi più importanti della vita del Cristo. I quali però non sono da vivere come fossero una sceneggiata, o una fiction televisiva, ma come eventi che coinvolgono la nostra fede, e ci spingono a riflettere sui contenuti più che sulle modalità o sui tempi.
A questa stregua, sarebbe ugualmente paradossale celebrare la nascita di Gesù il 25 dicembre e poi dopo circa tre mesi la sua morte?!
Se fosse cosi perché allora celebriamo ogni anno la nascita di Gesù e non ogni trentatre anni, in modo da ripercorre tutte le tappe della sua vita?
La fede non è questione di date e o di successione cronologica, ma di un coinvolgimento della nostra vita sui significati più profondi della vita di Gesù che ci interrogano sempre, quindi poco ci importa se nel giro di pochi mesi riviviamo questi fatti salienti. Ciò che conta è lasciarsi sempre interrogare da un Dio che nasce, che viene visitato da alcuni magi, che viene presentato al tempio secondo le usanze di allora, che predica, guarisce, annuncia, e che alla fine si offre su una croce.
Ci pare che queste siano davvero molto più importanti come questioni, piuttosto che sindacare su giorni e mesi di duemila anni fa!
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